[Racconto] Nabaan Chronicles - Iscrizioni Aperte!!!

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Sermor
view post Posted on 5/8/2010, 21:37 by: Sermor




Ok allora posto il primo episodio, spero spinga qualcun'altro ad iscriversì


Nabaan Chronicles





Episodio 0: Prologo – Visioni grandiose e sogni infausti

“… non so quanto siano radicate queste superstizioni sulla Sorellanza Sibill, ma dobbiamo - come uomini e donne di scienza – sradicare ogni forma di superstizione ed ignoranza. Solo così si potrà spodestare l’influenza malefica che quest’ordine di streghe ha sul popolo e sui nobili e re. Perciò io ordino di scavare nei nostri archivi, di cercare informazioni in ogni dove pur di riuscire nel fine ultimo di sradicare la superstizione e l’ignoranza perpetrate da quest’ordine corrotto. Sogni e visioni non fanno parte del mondo reale, sono solo leggende e come tali devono rimanere.”
Discorso del Sommo Siddar Deneb alla riunione generale dell’ordine, estratto, 775 d. C.N.


07/07/777 d.CN – primo pomeriggio – Isole a Nord del Continente Centrale

Finalmente Mordred arrivò in cima alla scarpata di cui parlava “la strega Sibill” e dove c’era una grossa apertura nella roccia: era un' immenso ingresso di una grotta, che a quanto poteva vedere si estendeva in profondità, nel buio.

Non gli piacevano le sacerdotesse Sibill, quel senso di misticismo che le circondava gli dava fastidio, e avvolte gli davano i brividi con i loro sguardi penetranti che sembravano scrutarti l’anima. E pensare a loro gli piaceva ancora meno.

Scacciando quel molesto pensiero, Mordred accese una torcia e s’incamminò dentro la grotta facendo attenzione a dove metteva i piedi. Da un’ambiente per lo più fresco che aveva qualche stalattite e stalagmite, qualche rivolo d’acqua e un piccolo laghetto interno con strane forme di vita, pian piano scendendo in profondità si ritrovò in una grande grotta che aveva dell’incredibile.

Si ritrovò infatti nel caldo ed asfissiante ambiente di una grotta di cristallo, e nonostante quell’ambiente sembrasse molto grande era tanto ricolma di cristalli (alcuni di essi molto grandi) che vi era solo un passaggio angusto per proseguire.

Grondando sudore a frotte Mordred strinse i denti e proseguì nell’angusto passaggio, sicuro che non avrebbe dimenticato tanto presto quello spettacolo.

Con un po’ di difficoltà riuscì a proseguire in un corridoio che alla fine si aprì in un immensa grotta che aveva un’apertura verso l’esterno, e dal quale proveniva la luce e illuminava una parte della grotta lasciando nella penombra il resto.

Vagò con lo sguardo in cerca del segno che gli aveva detto la sacerdotessa ed infine lo vide.
Si avvicino e cercò ciò per cui era venuto in quella grotta ed infine in un miscuglio di emozioni diverse lo trovò.

Ciò che trovo cambiò la sua vita e quella di molti altri in modo drastico nei tempi a venire…

07/07/777 d.CN – tarda serata – Terre Libere di Amon -Sur

Ulfgar senti un urlo e si svegliò di soprassalto, non ci mise molto ad identificare quell’urlo e le altre grida che ne seguirono con la voce di Irinna, la loro sciamana.

Si alzò dal giaciglio in fretta e furia e si mise qualcosa addosso e andò correndo alla capanna della loro guida spirituale.

Non solo lui vi si stava dirigendo, ma anche gli altri membri del clan si stavano accalcando presso la grande tenda dello sciamano, ma fu lui ad entrare.

Ulfgar – << Irinna !! Che Succede ? >>

Irinna si voltò verso di lui con uno sguardo che comunicava paura, un terrore cieco. Dopo qualche minuto con lo sguardo perso nel vuoto parlò.

Irinna - << Gli spiriti mi hanno parlato attraverso i sogni !!! Ho sognato un’ombra nera che oscurava il sole emettendo baluginanti fiamme e calava sulla terra seminando morte e distruzione !!! >>

Fece una piccola pausa per riprendere fiato e poi ancora con respiro affannoso disse:

<< Ho sognato ombre malefiche che si risveglieranno ed inghiottiranno ogni forma di vita !! Ho sognato la nostra rovina !!! >>


Gli altri che erano insieme ad Ulfgar rimasero scioccati dalle parole della sciamana, ma un pensiero comune si affacciò nella loro mente: ciò che stava parlando non era la voce degli spiriti, ma la voce del dolore.

Ulfgar rimase sorpeso di fronte alla veemenza della vecchia sciamana che di solito era una donna tranquilla, ma anche nella sua mente si affacciò il pensiero comune, e dopo aver meditato un po’ si rivolse a lei con il tono più dolce che riuscì a trovare.

Ulfgar - << Capisco. Ma Irinna, non so se credere a queste tue “visioni”. Del resto hai perso tuo figlio da poco e… >>

Irinna - << NO !!! Ascolta e non interrompermi Ulfgar figlio di Gareth !!! Io SO ciò che ho visto e non è a causa della perdita di mio figlio. E ti dirò anche questo: spade e lance arriveranno, e la terrà berrà il sangue !!! Ed ora tutti fuori !!! FUORI !!! >>

Ulfgar uscì dalla tenda scuotendo la testa in segno di disapprovazione ed incredulità, ma dalla morte di suo figlio Irinna si stava spegnendo poco a poco, e pensò che ormai il dolore della perdita aveva preso il sopravvento sulla sciamana.

Si dispiacque di ciò e si ripromise di pensare a qualcosa da fare al riguardo l’indomani, ma per ora fece l’unica cosa che poteva: ordinare a qualcuno di fare la guardia in modo discreto alla sciamana per evitare che facesse gesti estremi ed andare a dormire.

Si diresse verso la sua tenda tentando di scacciare lo strano senso d’inquietudine che le parole di Irinna gli avevano lasciato, ma tentò di scacciarlo dicendosi che erano le parole di una vecchia che era addolorata per la morte del figlio.

Nonostante questo Ulfgar quella notte fece un sonno inquieto.

Edited by Sermor - 1/1/2011, 19:29
 
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