CITAZIONE (Il Giannizzero @ 7/8/2010, 22:09)
Uhm...comunque non ho capito bene cosa si deve fare... XD
E' semplice in verità: è un racconto dove ti iscrivi con un personaggio, e segui la narrazione della storia in modo passivo.
Praticamente come i racconti in daily su gv. Non è un gdr play by forum al momento ma potrebbe diventarlo, ed anche per questo che sto ampliando l'ambientazione.
CITAZIONE (Revan91 @ 7/8/2010, 23:48)
Ma c'è un limite al numero di giocatori?
No, anche se non è che posso tenere le iscrizioni aperte all'infinito.
Altrimenti poi come e quando inserire gli altri personaggi, specie quando si avanzerà nella storia ?
Per ora le lascio aperte anche perchè alla fin fine siamo al prologo.
CITAZIONE (Revan91 @ 7/8/2010, 23:48)
Comunque Sermor, mi pare che tu stia facendo un buon lavoro finora con l'ambientazione ma volevo farti qualche domanda, se non ti spiace.
Grazie per il buon lavoro, anche se devo "limare" ancora qualcosina.
E comunque non mi dispiace di certo se fai qualche domanda.
CITAZIONE (Revan91 @ 7/8/2010, 23:48)
Intanto il setting si rifà, più o meno, al Medioevo (alto o basso) o a qualche altro periodo? Nel caso, quale?
A prima occhiata, direi Basso Medioevo (quindi con la nascita dei comuni, della borghesia, delle banche e il lento ma progressivo ritorno alle città in contrapposizione allo sviluppo e all'organizzazione feudale dell'Alto Medioevo) ma meglio chiedere.
Beh, direi che il setting sta uscendo dai secoli bui dell'alto medioevo (dalla caduta dell'impero Nabaan, con le varie invasioni da parte di popoli diversi ecc.) per attestarsi un pò nel basso medioevo: insomma l'epopea alto medioevale sta finendo e si sta affacciando l'epoca basso medioevale.
Infatti vi sono città stato marinare (non nei continente occidentali ma ci sono), e oltre a fortezze costruite a scopi strategici ci saranno città fiorenti grazie al commercio (anche se fortificate però, vista la bellicosità delle genti dei continenti occidentali), grandi regni o "simil repubbliche", i vari mestieri si sono aggregati nelle corporazioni (le quali tutelano i propri affiliati e stabiliscono varie cose come i compensi da chiedere ecc., ma dovrei aggiungere questa parte), la nascita di una forma creditizia e così via, anche se nonostante il passaggio dal vecchio al nuovo, ci saranno ancora nobili e re che hanno possedimenti di stampo feudatario, ed altri "strascichi basso-medioevali".
Insomma il mondo sta virando verso il basso medioevo, ma ha ancora svariati aspetti di quello vecchio.
Direi all'incirca che come periodo siamo sul X - XI secolo più o meno, forse al massimo XII.
CITAZIONE (Revan91 @ 7/8/2010, 23:48)
Poi, ma queste sono secondarie in relazione alla domanda di sopra, per le religioni... intanto la fede più diffusa hai scritto essere quella dei tre dei, ma diffusa su tutti o sulla maggior parte degli strati della popolazione?
E i sacerdoti senz'altro credono e venerano tutti e tre gli dei caratteristici di questa religione, ma questo deve valere per forza per tutti i praticanti ed osservatori del culto? Voglio dire, è uno stereotipo ma il cavaliere che salva le donzelle in difficoltà e si prodiga in favore del più debole non può venerare solo Skinn (o al limite anche Navor) pur credendo nell'esistenza di Kremnor? O violerebbe la dottrina e sarebbe considerato una sorta di eretico?
Per il resto, il rapporto tra gli dei e i fedeli è più quello di D&D (anche se non credo sia questo il caso), dove Helm, Lathander, Talos, Tyr e compagnia effettivamente esistono e le popolazioni lo sanno per certo? O si tratta di un rapporto più simile a giochi come The Witcher e Dragon Age, dove sta tutto nella fede ma non ci sono certezze? O è ancora qualcosa di diverso?
Beh ho aggiornato aggiungendo la fede Sibill, visto che la sorellanza è una fazione anche religiosa oltre che politica la quale nonostante la sua antichità risalente all'impero elfico è ancora la fede maggiore, nonostante l'apparizione di altre fedi come quella dei tre dei.
Per quanto riguarda la diffusione fra gli stati sociali della popolazione, si hai ragione quì sono stato un pò lacunoso, in effetti dovevo specificare, rettificherò a breve.
Per la questione del credere e venerare è pressapoco così: essi debbono credere e venerare (nel'accezione latina del termine di offrire reverenza e rispetto) alle tre divinità, ma possono essere devoti (nell'accezione cristiana del termine) ad un dio in particolare.
Creare un culto su un singolo dio fra i tre della dottrina o credere venerare ed adorare un solo dio tra i tre è un eresia, credere e venerare i tre dei ma essere devoto principalmente ad uno no: quindi l'onorevole cavaliere potrà esser devoto a Skinn, ma venererà e crederà anche ai restanti dei in quanto facente parte della dottrina religiosa.
Per il rapporto tra i fedeli e gli dei le cose stanno così: sono religioni create dall’uomo usufruendo di una psicologia base e lo sfruttamento di alcune caratteristiche che potrebbero essere scambiate per miracoli allo scopo di controllare il popolo per mezzo della fede.
L'unica forse che potrebbe avere una radice magica o realmente sovrannaturale (nell'ambientazione del racconto è ovvio, anche perchè io son ateo ma è un'altro discorso
) potrebbe essere la religione Sibill, ma le altre due decisamente no.
CITAZIONE (Revan91 @ 7/8/2010, 23:48)
Ripeto che mi pare un buon lavoro e scusa se scasso un po' i coglioni, ma sono aspetti (almeno per me) interessanti.
Grazie ancora per il complimento e per trovar interessante tutto il contorno del racconto, ma non ti preoccupare di rompere le scatole, infatti le tue osservazioni son state utili per chiarire alcuni punti lasciati in sospeso o lacunosi in effetti.
Quindi ben vengano post come i tuoi.
Dunque non mi resta che aggiornare e rettificare le svariate cosette nella sezione delle religioni.